VIAREGGIO. Questa mattina al teatro Jenco di Viareggio, il partigiano Fortunato Menichetti ha presentato il suo libro “Il nonno partigiano racconta” ad alcune scuole medie e superiori di Viareggio.

L’incontro è stato, infatti, organizzato dalla Capitaneria di Porto e dal Comune di Viareggio nel quadro delle manifestazioni legate al giorno della memoria.

In platea, oltre ai numerosi giovani, anche gli uomini dell’Associazione Marinai d’Italia e dell’Associazione Medaglie d’oro di Lunga Navigazione.

Infatti è forte il legame tra l’autore del libro ed i marinai anche perché, proprio negli anni della guerra, Fortunato Menichetti fu arruolato nelle fila della Marina Militare. E per sottolineare il legame con il mare erano presenti i ragazzi della scuola media del Varignano invitati a partecipare anche in seno al progetto del “Mare al Varignano” che la Capitaneria di Porto di Viareggio sta portando avanti da alcuni mesi.

Dopo il saluto dell’Amministrazione comunale, rappresentata dal sub Commissario dott.ssa Giambalvo ed il dirigente del settore cultura dott. Martelli, ha preso la parola il Comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio Pasquale Vitiello che ha sottolineato il ruolo, ora ed allora, degli uomini di mare nella difesa e nella salvaguardia delle istituzioni. Inoltre, con riferimento al racconto del Nonno Partigiano, il Comandante Vitiello si è rivolto direttamente ai ragazzi dicendo: ”dalle righe del libro del nostro concittadino si possono leggere distintamente i sentimenti di senso del dovere, amore per la Patria ed amicizia che, seppur in momenti difficili della nostra storia, hanno pervaso i nostri padri e nonni.”

Commosso poi il saluto dell’autore del libro che ha ricordato quanti come lui hanno combattuto per restituire la pace e la libertà alla nostra Nazione. Particolare commozione anche per il fatto, come sottolineato dal Menichetti, per il fatto che per la prima volta sia riuscito a parlare marinai dalla divisa blu. Divisa blu che pur portata in anni tristi e difficili ricorda sempre con affetto e nostalgia. Successivamente è stato proiettato il documentario “Il sentiero dei fiori spezzati – Strage di S. Anna di Stazzema” che ha catturato l’attenzione dei ragazzi con le immagini di quella che è stata la lotta di liberazione dall’invasione nazista dopo il settembre 1943.

L’incontro si è poi concluso con l’augurio più sentito che si possa fare ad ogni generazione: “cari ragazzi vi auguro che la guerra non vi incontri mai”.

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